Da terzi nel mondo
a paese del quarto mondo
Pietrarsa simbolo dell'industria Napolitana C'è una storia che volutamente viene tenuta nascosta alle masse. E' la vicenda dell'industrializzazione del Regno delle Due Sicilie.

Prima dell'unità d'Italia lo stato più prospero, avanzato e civile della penisola era il Regno delle Due Sicilie.

Nel 1856 all'esposizione universale di Parigi sull'industria, il Regno delle Due Sicilie, fu proclamato il terzo paese più industrializzato del mondo dopo Inghilterra e Francia. Solo che questi due paesi avevano colonie in tutto il mondo che gli fornivano a basso costo le materie prime per le loro industrie, mentre il Regno delle Due Sicilie non avendo colonie, doveva importarle a costi maggiori.

Era una competizione impari eppure il Regno delle Due Sicilie era lì al terzo posto. Aveva anche un territorio che era la metà dell'Inghilterra e un quinto della Francia. Nei suoi sessant'anni di vita la Repubblica Italiana con un territorio tre volte più grande non è mai arrivata oltre il quinto posto tra le potenze industriali. Oggi è settima.

L’unità d’Italia portò alla chiusura ed al saccheggio di molte fabbriche Napolitane. Quelle rimaste attive dovettero affrontare condizioni di concorrenza sfavorevoli. Il nuovo regno d’Italia favoriva le imprese del triangolo Torino, Milano, Genova ai danni delle industrie duocisiliane.

Il modello di sviluppo a due velocità diverse tra nord e Sud Italia continua tuttora.

Questa storia che è vera, è stata volutamente cancellata, sostituendola con quella falsa dove mostra i meridionali per natura sottosviluppati ed inferiori. Tutto ciò per giustificare le loro malefatte: ci hanno inculcato che non abbiamo mai avuto niente per coprire il fatto che ci hanno levato tutto.

Giuseppe Savoia
6 settembre 2007