Invito al positivo
carta geografica del Regno di Napoli Vi dirò di due esperienze personali che smentiscono quanto quotidianamente viene divulgato con ogni mezzo ed in ogni contesto dalla propaganda antinapoletana e giacobina. Sono convinto da sempre che il Napoletano possieda virtù morali che lo pongono tra i migliori popoli del mondo. Questa mia fede è stata confermata e premiata in più occasioni.

La prima esperienza riguarda un fatto dell’ottobre 2004. In quel periodo vivevo la mia esperienza di emigrante nell’inospitale Bergamo. Ero tornato per alcuni giorni alla mia città d’origine e avevo preso il treno che da Napoli porta a San Giorgio via Poggioreale, portavo con me una borsa con tutti gli effetti personali che avevo messo nell’apposito vano portabagagli. Arrivato a San Giorgio, scesi dal treno e la gioia di essere tornato dopo diversi mesi d’assenza, mi fecero dimenticare la borsa sul treno. Uscito dalla stazione mi resi conto dalla mia distrazione, nel frattempo il treno era già partito in direzione di Napoli. Vado alla biglietteria della stazione e mi dicono di rivolgermi all’ufficio oggetti smarriti della stazione di “Napoli Porta Nolana”. Prendo un’altro treno verso Napoli e arrivato alla stazione mi dirigo all’ufficio oggetti smarriti dove ritrovo la mia borsa. Un viaggiatore salito sul treno dopo che io ero sceso aveva segnalato il borsone al capotreno che lo aveva portato all’ufficio oggetti smarriti.

La seconda esperienza è stata il 26 giugno 2007. Ero andato al bosco di Capodimonte; prima di uscire avevo deciso di fermarmi alla fontana per bere. Subito dopo mi sono avviato all’uscita di “Porta Piccola”. Quando cerco il telefonino per chiamare un amico mi accorgo di non averlo. Lo cerco con cura dopo di che realizzo di averlo smarrito. Cerco di ricordami l’ultimo posto in cui ero certo di esserne ancora in possesso. Faccio il percorso all’indietro cercando attentamente. Arrivato quasi nel punto dove lo avevo usato l’ultima volta, incontro una persona con la quale avevo già parlato una mezz’oretta prima e gli racconto dello smarrimento chiedendogli se lo avesse visto. Il mio interlocutore mi consiglia di chiamare il mio numero usando il suo telefonino. Così faccio, e sento che il telefonino squilla a lungo fino al segnale di occupato. Poco dopo riceviamo una telefonata: è una persona che ha sentito il telefonino squillare vicino alla fontana di “Porta di Mezzo”, che ha letto la chiamata… richiamando, e ci dice che avrebbe portato il telefonino ai custodi all’ingresso. Torno verso l’uscita, vado prima a “Porta Grande” ma i custodi non sanno niente. Dopo mi reco a “Porta Piccola” e come chiedo del telefonino il custode mi chiede prima il tipo di telefonino, dopodiché me lo consegna.

I due episodi di cui sono stato protagonista smentiscono chiaramente molti luoghi comuni sulla città di Napoli. Confermano invece la mia fiducia nei Napoletani. I Napoletani sono per la quasi totalità persone oneste e per bene mentre i mass-media criminalizzano un’intera popolazione per le colpe di pochissimi, perché vogliono che continuiamo ad essere rassegnati ad un destino di popolo oppresso.

Nessuno dall’esterno vuole veramente aiutare Napoli. Solo gli stessi Napoletani che riacquistando fiducia in se stessi possono far ritornare Napoli ai fasti di quando era capitale di uno stato indipendente e capitale culturale europea.

A questo proposito invito tutti coloro che hanno vissuto episodi positivi come quelli segnalati a raccontali su questo blog.

Joseph Epomeo
29 settembre 2007