Il 27 gennaio, ci sarà la giornata della memoria per ricordare il genocidio degli ebrei. Gia da alcuni anni c´è questa commemorazione. Gli ebrei hanno subito un massacro a causa della Germania nazista, ma non è stato l´unico genocidio della storia. Il massacro di un popolo è il più esecrabile dei crimini verso l´umanità è va condannato con fermezza e ricordato allo stesso modo dovunque esso sia avvenuto e da chiunque esso sia stato fatto. Non esistono genocidi di serie A e genocidi di serie B. Però, purtroppo, nessuno ricorda il genocidio degli armeni, avvenuto tra la fine del XIX e l´inizio del XX secolo, che ancora vivono sparsi per il mondo, o quello perpetrato dagli americani in Guatemala, dal 1962 al 1992, quello dei Kmer rossi in Cambogia, dal 1975 al 1978, ma soprattutto non si vuole ricordare il genocidio dei NAPOLITANI tra il 1860 ed il 1872. Quando sono stati bruciati oltre sessanta paesi e dove tra uccisioni, saccheggi e carcere duro sono morti quasi un milione di persone su nove milioni e mezzo di abitanti del Regno delle Due Sicilie.
Credo che sia giusto proporre un giorno della memoria per onorare i nostri martiri. L´eccidio più conosciuto e che fece grande scalpore fu quello di Pontelandolfo. Istituire un giorno della memoria il 14 agosto in pieno periodo di vacanze estive con le scuole chiuse non servirebbe per far conoscere, soprattutto a bambini ed adolescenti, questi tristi fatti storici. Una data ideale potrebbe essere il 3 febbraio, quando il generale Pinelli, nel 1861, emise un infame proclama che giustificava la pulizia etnica nelle Due Sicilie. Dieci giorni dopo Gaeta capitolava ed S.M. Francesco II partiva per l´esilio, iniziava la resistenza ed il più oscuro periodo della nostra storia.
Ecco l´infame proclama:
"Ufficiali e soldati! La vostra marcia tra le rive del Tronto e quelle della Castellana è degna di encomio. S.E. il Ministro della Guerra se ne rallegra con voi. Selve, torrenti, balze nevose, rocce scoscese non valsero a trattenere il vostro slancio; il nemico, mirando le vostre penne sulle più alte vette dei monti ove si riteneva sicuro, le scambiò per quelle dell'aquila Savoiarda, che porta sulle ali il genio d'Italia: le vide, impallidì e si diede alla fuga. Ufficiali e soldati! Voi molto operaste, ma nulla è fatto quando qualche cosa rimane da fare. Un branco di quella progenie di ladroni ancora si annida tra i monti, correte a snidarli e siate inesorabili come il destino. Contro nemici tali la pietà è delitto. Vili e genuflessi, quando vi vedono in numero, proditoriamente vi assalgono alle spalle, quando vi credono deboli, e massacrano i feriti. Indifferenti a ogni principio politico, avidi solo di preda e di rapina, or sono i prezzolati scherani del vicario, non di Cristo, ma di Satana, pronti a vendere ad altri il loro pugnale. Quando l'oro carpito alla stupida crudeltà non basterà più a sbramare le loro voglie, noi li annienteremo; schiacceremo il sacerdotal vampiro, che con le sozze labbra succhia da secoli il sangue della madre nostra, purificheremo col ferro e col fuoco le regioni infestate dall'immonda sua bava, e da quelle ceneri sorgerà rigogliosa e forte la libertà anche per la provincia ascolana".
Per questa canaglia come per Garibaldi, Bixio, Cavour, Vittorio Emanuele e tanti altri non c´è stata una Noriberga, non sono stati condannati per i loro crimini, come meritavano… ma sono rimaste impunite e, cosa peggiore, sono ricordate come eroi. In alcune città della Padania ci sono celebrazioni per questi criminali di guerra. Ad esempio a Bergamo tutto il mese di maggio è dedicato alla memoria di quell´immondo essere di Garibaldi. A Vicenza si celebra il massacratore di Pontelandolfo e Casalduni.
Ricordiamo pure l´olocausto degli ebrei il 27 gennaio, ma attiviamoci affinchè venga istituita una giornata della memoria per ricordare il genocidio dei NAPOLITANI.