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Alcuni luoghi comuni dei settentrionali
Qualche nordista predica che non c’è da essere fieri di essere napoletani, ed esserlo, è qualcosa di pazzesco, inoltre dicono anche che certi meridionali si lamentano sempre e troppo che al loro paese le cose non vanno bene, così anche il meridionalismo è un piagnisteo; ed ancora, quella che i meridionali si lamentano perché vogliono continuare ad avere l’assistenzialismo. Queste obiezioni sono le più diffuse, ma anche quelle cardini da smantellare; sempre che si voglia sprecare energia a parlare con questa gente e spiegare le nostre ragioni anziché operare per far ritornare la Napolitania e la Sicilia tra i paesi più floridi del mondo.
Sono fiero di essere NAPOLETANO. Questa fierezza nasce dal fatto che conosco la vera storia plurimillenaria di Napoli e non quelle quattro menzogne propagandistiche che insegnano nei banchi di scuola. Quelle bugie storiche servono per negare il nostro vero passato, inculcandoci che non abbiamo mai avuto nulla, e cancellare il fatto che ci hanno rubato tutto. Le stesse falsità servono per negarci un futuro che potrebbe essere alla pari delle più prospere nazioni del mondo. In questo modo ci tengono sotto controllo. Il Napoletano o duosiciliano che però da autodidatta ha riscoperto la Vera Storia, è più indignato che mai e pronto a combattere per i suoi sacrosanti diritti: 1) Vivere nelle Due Sicilie, ovvero non emigrare 2) Viverci bene, senza le mafie, senza disservizi, senza quei gruppi di furbi o traditori che dal 1860 infangano le Nostre Terre 3) Viverci in pace con la propria coscienza, dove nessuno é più costretto a vendersi per i propri diritti 4) Avere lo stesso rispetto che hanno gli altri popoli
della Terra, e che avevamo fino al 1860 quando eravamo il terzo paese più industrializzato del mondo e Napoli era una delle città più prestigiose del pianeta.
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Abbiamo tutte le ragioni del mondo per lamentarci e tutte sacrosante; ragioni storiche, sociali ed economiche, ma farlo con le persone del nord è inutile. Primo: le ultime sette generazioni della loro classe dirigente sono responsabili di tutti i nostri problemi insieme a sette generazioni di ascari meridionali. Secondo: molte persone non sono in grado o non vogliono capire le nostre ragioni. Terzo: è uno spreco di energie della serie che “lavar la testa all’asino si perde il tempo ed il sapone”.
Sul fatto che il meridionalismo sia un piagnisteo, nasce dalle ragioni storicamente accertate e attualmente reali; il meridionalismo deve essere soprattutto propositivo perché abbiamo già detto che lamentarsi è inutile.
Ultima obiezione è quella che i meridionali si lamentano perché vogliono continuare ad avvalersi dell’assistenzialismo. In realtà noi chiediamo solo di poter decide da soli del nostro futuro tornando ad essere padroni in casa nostra e sbarazzandoci di quella classe di potere meridionale succube degni interessi del nord, che non coincidono e non coincideranno mai con i nostri. Non vogliamo alcun aiuto economico poiché le risorse le troveremo nella nostra terra, con una classe dirigente che ama la patria Napolitana e ne fa gli interessi, in misura sempre crescente e proporzionate alla ripresa dello sviluppo.
Joseph Epomeo 29 marzo 2008
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