Per le Selve di Chiaiano lo scempio del XXI secolo
carta geografica del Regno di Napoli Napoli, il commissariato per l’ “emergenza” rifiuti in Campania ha deciso di aprire una mega discarica da 700.000 tonnellate nelle ex cave di tufo di Chiaiano.

Costui, su pressione del presidente del consiglio in pectore, Silvio Berlusconi, ha annunziato che risolverà con i suoi superpoteri l’emergenza rifiuti in Campania con una serie di provvedimenti che avveleneranno le zone in cui maggiori sono le potenzialità economiche a discapito anche della salute dei cittadini campani.

L’area che vorrebbero adibire a discarica rientra in una zona molto ampia già destinata ad essere “Il Parco Regionale delle Colline Napoletane”. Questo è previsto da leggi dello stato italiano che considerano quest’area “protetta”, di conseguenza anche dal piano regolatore del comune di Napoli. La decisione del commissariato per l’ “emergenza” rifiuti in Campania è di conseguenza “fuorilegge”.

Scienziati seri e non stipendiati dalle lobby hanno messo in guardia dai rischi ambientali che ne verrebbero in caso di apertura di una discarica nelle ex cave di tufo. Tra questi, importantissimo, quello dell’inquinamento delle falde acquifere. Un danno che va evitato, anche in virtù del fatto che l’acqua diventerà un bene sempre più raro e prezioso.

Il “Parco delle Colline” dovrebbe essere un opportunità per valorizzare e preservare l’inestimabile patrimonio ambientale ed agricolo della zona, per creare opportunità lavorative, che al Sud sono sempre troppo poche, tramite l’agricoltura e il turismo.

La zona di Chiaiano è nota anche per la produzione di una varietà di ciliegia molto gustosa: la famosa cerasa ‘e Chiaiano. La mega discarica comprometterebbe la qualità e probabilmente il futuro di questa varietà di antica tradizione.

Infine e non ultimi per importanza sono i problemi per la salute che avrebbero i cittadini. L’alta incidenza di tumori a Pianura (discarica legale) e nell’Acerrano (discariche illegali) ne sono la prova evidente.

E sempre a proposito di salute, la mega discarica si dovrebbe realizzare nei pressi dell’aera ospedaliera gia esistente.

Dobbiamo lottare per preservare le Selve di Chiaiano. Essere solidali con gli abitanti di questo quartiere di Napoli e quelli di Marano e, se possibile unirsi materialmente alla loro lotta. E’ necessario che l’intera regione sia compatta nella lotta contro questo scellerato piano rifiuti che prevede come fine del ciclo la trasformazione dei rifiuti tramite inceneritori, in sostanze inquinanti. Finora ogni popolazione locale ha lottato con forza, ma scoordinata dalle altre; è venuto il momento di coordinarsi contro il comune nemico delle lobby ed i loro laquais in parlamento e nei vari pubblici consessi.

Le ragioni ed i diritti delle popolazioni campane sono sacrosanti! La lotta non violenta dei cittadini delle aree di volta in volta interessate da discariche, inceneritori, c.d.r. ecc. non è stata sinora molto utile perché i nostri politici o non vogliono ascoltare le popolazioni che protestano, o hanno un incapacità di ascolto di tipo autistico. E’ necessario trovare altre forme di lotta.

Siamo del XXI secolo, ed il progresso prevede sistemi più subdoli per opprimere o eliminare i popoli. La “soluzione finale” per i Napoletani è vicina. Abbiamo lo stesso diritto che ebbero gli ebrei del ghetto di Varsavia ad opporsi. La nostra vera e plurimillenaria storia (non le menzogne dei sussidiari scolastici) ci può essere d’ispirazione. Ribellarsi è un diritto, vincere è un obbligo.

Joseph Epomeo
30 aprile 2008