Sono un indipendentista napolitano.
I legittimisti ritengono prioritario e propedeutico la restaurazione del Regno delle Due Sicilie al benessere delle nazioni duosiciliane. Al sottoscritto, in quanto indipendentista, interessa prioritariamente ed esclusivamente il benessere delle nazioni Napolitana e Siciliana, affinché questi popoli ritornino ad avere la dignità che hanno perso con l’indipendenza. I Napolitani ed i Siciliani devono tornare ad essere rispettati in tutto il mondo, le nostre terre devono essere ritenute culla di civiltà, come è storicamente accertato poiché la Magna Grecia, che è inclusa nella Napolitania e la Sicilia, hanno dato la civiltà in tutto il mondo antico, e non terre di mafie. I Napolitani ed i Siciliani devono essere ritenuti unanimemente tra i popoli più civili del mondo e non razze inferiori come oggi propugna la propaganda del regime tosco-padano.
Personalmente sono favorevole alla costituzione di uno stato repubblicano delle Due Sicilie con due stati federali, Napolitania e Sicilia. Lo stato centrale delle Repubblica Federale delle Due Sicilie sarà competente solo di politica estera, difesa dai nemici esterni, politica monetaria e questioni ambientali internazionali e comuni ad i due stati federali. Tutte le altre competenze andrebbero devolute ai due stati membri: Napolitania e Sicilia.
Qualora l’opzione di creare uno solo stato sovrano delle Due Sicilie, non dovesse essere realizzabile per volontà della maggioranza di una o di entrambe le nazioni costituenti, solo allora sarei favorevole ad un ruolo simbolico dei Borbone. Ricostituendo il Regno di Napoli, con gli stessi confini che aveva alla vigilia dell’invasione napoleonica, ed il Regno di Sicilia. Il sovrano di questi due stati dovrebbe essere sola persona come lo erano i Borbone tra il 1734 ed il 1806, oppure gli Asburgo di Spagna tra il 1503 ed il 1713 o Carlo VI tra il 1720 ed il 1734 o Alfonso I tra il 1443 ed il 1458. La differenza sarebbe che il re non avrebbe più i poteri legislativi ed esecutivi ma sarebbe un sovrano costituzionale con solo poteri di controllo, e di mantenere l’unione nella politica estera dei due stati.
C’è una notevolissima differenza tra essere legittimisti ed essere indipendentisti perché i principi basi tra le due dottrine ne delineano l’azione politica e gli scopi finali.