L’uso abuso dell’aggettivo borbonico raggiunge il parossismo quando viene definito borbonico l’esercito, le ferrovie, i ponti in ferro, la flotte militari e mercantili, l’osservatorio astronomico di Capodimonte, ecc., mentre dovrebbero essere definite o Napolitane o Siciliane secondo la zona interessata.
Perché avviene questo? Come mai anche i giacobini preferiscono definire bandiera, inno, esercito, strade, ferrovie, ponti ecc. come borbonici?
Definire borbonico quello che era Napolitano o Siciliano prima del 1861 significa far credere che nelle Due Sicilie tutto era di proprietà della dinastia Borbone compreso le persone. Questo può giovare solo alla propaganda nemica dei Napolitani e dei Siciliani e da parte di certi meridionali è sintomo di servilismo cronico.
Se prendiamo coscienza che in passato abbiamo avuto la bandiere Napolitana e Siciliana, l’esercito Napolitano, l’inno nazionale Napolitano, la marina Napolitana, le ferrovie Napolitane e tante altre cose…guai ai polentoni, ai poteri forti ed ai giacobini!
La conseguenza sarebbe che riscoprendo che non ci mancava nulla, come prerogativa di ogni stato indipendente, potremmo reclamare la libertà ed il diritto ad auto-determinarci.
I Borbone e tutta la classe dirigente Napolitana e Siciliana dell’epoca, hanno perso la battaglia delle idee. Questo ha spianato la strada alla conquista del Regno delle Due Sicilie. Attualmente i nostri nemici con la loro propaganda non si distraggono mai, anche nei particolari più insignificanti, e non definiscono mai una cosa sia del passano che del presente, Napolitana, Siciliana o meridionale tranne se devono parlare di criminali.
Questa propaganda va contrasta con la stessa tenacia e determinazione, frase per frase, parola per parola, fino all’ultima lettera. Cominciamo a definire, a secondo della zona, Napolitano o Siciliano tutte le cose del passato che oggi definiamo borboniche.