Viste queste premesse, presa coscienza della verità storica della Nazione Napolitana formata dal 1139 dai seguenti territori: Calabria Citeriore ed Ulteriore, Basilicata, Terra d’Otranto, Terra di Bari, Principati Citeriore ed Ulteriore, Terra di Lavoro, Molise e Contado, Capitanata ed Abruzzo Citeriore ed Ulteriore. I cui abitanti si sono chiamati Napolitani a partire dal XIII secolo comprendendo in questo periodo quello dell’esistenza del Regno di Sicilia (1139-1285), del Regno di Napoli (1285-1816) e del Regno delle Due Sicilie (1816-1861).
Considerando che la soluzione ultima e più efficace per riportare una sana Napolitania in Europa e nel mondo è l’indipendenza, senza la quale l’Italia si farà sempre forte di una colonia interna e impoverendo ulteriormente la nostra gente a favore delle regioni cisalpine, continuando ad andare contro ogni direttiva e legge dei Diritti Umani e di ogni trattato internazionale.
La coscienza impone di agire e non restare accidiosi. L’immobilismo potrebbe non sembrare una collaborazione con gli invasori come fecero i generali dell’esercito di Francesco II o Liborio Romano, invece tale inattività equivale a tutti gli effetti ad un tradimento della Patria Napolitana e della terra nativa. Chi ama veramente la propria terra nei fatti e non solo a parole ha il dovere morale di agire.
I sottoscritti Napolitani: Mario Cortazzo (Principato Citeriore), Joseph Epomeo (Principato Citeriore), Antonio Iannaccone (Napoli, attualmente residente all’estero), A.F.M. (Terra di Lavoro) e Dario Sebastiani (Napoli) fondano la Costituente Nazionale Napolitana.
La Costituente Nazionale Napolitana agisce per:
- poter perorare la Causa della Nazione e Patria Napolitana presso gli organi internazionali.
- ottenere la liberazione dagli invasori cisalpini della Napolitania.
- costituire un gruppo rappresentativo per la Nazione Napoletana, che manca dalla partenza per l’esilio di Francesco II da Gaeta.
- Proporre al popolo Napolitano un progetto organico del futuro stato indipendente Napolitano.
La “Costituente Nazionale Napolitana” dopo essersi insediata ha nominato alcuni responsabili di altrettante commissioni che si andranno a formare. Quelle il cui insediamento è stato considerato prioritario, visto il contesto attuale. Mario Cortazzo si occuperà dell’Agricoltura, Joseph Epomeo dell’Ambiente e della Comunicazione, Antonio Iannaccone degli Affari Esteri, A.F.M. del Lavoro, Scuola ed Università e Formazione Professionale, Dario Sabastiani di Grazia e Giustizia. Le altre competenze saranno assegnante nelle prossime riunioni ad altri compatrioti che si aggiungeranno.
Su richiesta di Antonio Iannaccone si è discusso se il ricostituendo stato Napolitano debba essere uno stato laico o confessionale. Joseph Epomeo ha ricordato che prima il Regno di Napoli e successivamente il Regno delle Due Sicilie erano stati confessionali cristiano cattolici. A.F.M. ha esposto i numerosi casi di stati confessionali esistenti attualmente in Europa e nei paesi occidentali facendo notare come la forma di stato laico sia un’eccezione. Da queste considerazioni i membri della “Costituente Napolitana” hanno deliberato unanimemente che il futuro stato indipendente Napolitano dovrebbe essere uno stato confessionale cristiano dove anche le confessioni non cristiane saranno permesse purché l’esercizio del loro culto non vada contro la legge.