Lo scopo di contrastare la propaganda italiana-risorgimentale capace a distruggere il senso di appartenenza delle popolazioni di Abruzzi, Basilicata, Calabrie, Capitanata, Molise, Principato Citeriore, Principato Ulteriore, Terra di Bari, Terra di Lavoro e Terra d'Otranto, oggi è stato in buona parte raggiunto, infatti molti hanno recuperato l’orgoglio di essere Napoletani ed in tanti dicono: “sono napolitano e non italiano” Cinque anni fa lo dicevo solo io e pochi altri, quelli che oggi lo professano non lo facevano perché si vergognavano. Molto è stato fatto ma tantissimo si deve ancora fare perché la maggior parte ancora si definisce meridionale e non Napolitana.
Cinque anni fa il termine Napolitania era usato e conosciuto solo nei paesi anglosassoni: Regno Unito, U.S.A., Canada ecc., da qualche siciliano e dal sottoscritto per indicare l’antico Regno di Napoli (Abruzzi, Basilicata, Calabrie, Capitanata, Molise, Principato Citeriore, Principato Ulteriore, Terra di Bari, Terra di Lavoro e Terra d'Otranto) oggi è adottato da migliaia di Napolitani ed anche coloro che lo contrastano e non lo usano, lo conoscono.
Vorrei ricordare per precisione storica che il toponimo del territorio del Regno di Napoli era “Napoletano” come l’abitante; oggi si definisce “Napoletano” solo il territorio della provincia di Napoli della repubblica italiana, fino al 1860 era tutta la parte continentale dell’ex Regno delle Due Sicilie dal fiume Tronto a Reggio Calabria. Ancora nei primi anni dopo l’unità d’Italia le istituzioni italiane chiamavano “province Napoletane” i territori della parte continentale dell’ex Regno delle Due Sicilie.
Il toponimo Napolitania è praticamente meglio indicato per indicare il territorio dell’ex Regno di Napoli in modo che non si confonda con la nazionalità del suo abitante.
“Orgoglio Napolitano” è il primo blog indipendentista napolitano del web. Senza questo blog non si sarebbe elaborata la fase che attualmente stiamo vivendo dell’indipedentismo Napolitano. Sono orgoglioso di aver contribuito alla sua crescita, pur non essendone il fondatore ma solo un interprete, succedendo in ordine di tempo ai Sanfedisti, i primi indipendentisti Napolitani che liberarono il Regno di Napoli nel 1799, ai partigiani napolitani degli anni 60 e 70 del XIX chiamati spregiativamente briganti, a Silvio Vitale Nicola Zitara ed al mio maestro politico, Gabriele Marzocco.
Mi rincresce verso i veri indipendentisti che le idee che ho proposto sul mio blog sono state strumentalizzate da sedicenti indipendentisti come quelli di fln. Avevo proposto tante idee con i miei articoli per contribuire alla liberazione di Napolitania e Sicilia, invece il mio messaggio è stato travisato con ipocrisia da questi sedicenti indipendentisti di fln che sono l'ultimo gruppo in ordine di tempo ad ingannare per l’ennesima volta i miei compatrioti napolitani come avviene dal 1799. Questo gruppo di sedicenti indipendentisti si vanta perfino di aver inventato l’indipendentismo Napolitano nel 2010 ignorando ed condannando alla dannatio memorie chi ha lottato in questi secoli per l’indipendenza della Napolitania. Il modo in cui i soci di fln portano avanti l’indipendentismo ritengo sia nocivo non solo per i Napolitani ma anche per i Siciliani. In futuro esporrò però più dettagliatamente le mie riserve su questo gruppo.
I questi 5 anni ho ricevuto numerosissime attestazioni di stima non solo dai compatrioti Napolitani ma anche da tanti Siciliani. Purtroppo ho avuto anche critiche, probabilmente mosse da invida da parte di chi non ha mai avuto idee. Questo mi rincresce perché dimostra che a parte le dichiarazioni, forse ipocrite di voler unire le forze, in realtà c’è la volontà di certi elementi di essere prime donne e di creare divisioni.
Le cose positive avvenute in questi 5 anni mi danno la forza di continuare, ma soprattutto l’amore per la mia terra, la “Napolitania” e la Sicilia, per il popolo Napolitano a cui sono orgoglioso di appartenere mi danno la forza di non mollare neanche davanti agli attacchi di meridionali e finti meridionalisti, autonomisti e indipendentisti che in quest’ultimo anno mi contrastano violentemente. Quando ho aperto il blog mi hanno ignorato, dopo qualche mese hanno iniziato a deridermi ed ora dopo cinque anni, mi accattano violentemente. “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti attaccano violentemente ed infine le idee vengono accettate come ovvie e vinci.” Non mollerò perché non ho mai perso la fede nella vittoria e sento che presto arriverà ed avrà il nome di “Libertà”.