Quando nel 1139 Ruggiero forma il Regno di Sicilia che allora comprendeva Sicilia e Napolitania eccetto l’Abruzzo che sarà annesso nel 1150. Dal 1139 al trasferimento dalla capitale da Palermo a Napoli nel 1266 erano definiti siciliani non solo gli abitanti della Sicilia ma anche coloro che vivevano nella parte continentale del Regno ovvero la Napolitania. Questo per 127 anni.
Dal trasferimento della capitale a Napoli tutti gli abitanti del Regno si iniziarono a chiamare Napoletani.
L’unione politica del Regno di Sicilia si rompe dopo il 1282 con la guerra del Vespro che porta alla secessione della Sicilia. Questo evento sancisce per sempre la distinzione tra le due identità. Nasceranno due stati: nella parte continentale il Regno di Napoli, mentre l’isola diventa il Regno di Sicilia. Le nazionalità rispettive sono: Napolitana e Siciliana.
Regno di Napoli e Regno di Sicilia resteranno due stati sovrani diversi per 534 anni, più della durata dell’Impero Romano. Le vicende storiche di questi due stati coincidono spesso in politica estera ma sono diverse per le vicende interne. Questo è sufficiente per consolidare le due distinte identità nazionali.
Nessuno dei re in comune da Alfonzo I di Aragona in avanti ha mai concepito di creare un identità nazionale forzata unendo i Napolitani ed i Siciliani, tutti hanno rispettato questa differenza fino al 1816 ed oltre.
Nel 1816 Ferdinando IV come re di Napoli e III come re di Sicilia su pressione del congresso di Vienna unifica i due regni: nasce il Regno delle Due Sicilie. Non nasce però una nuova identità nazionale e le due nazionalità restano diverse continueranno ad esistere i Napolitani, per la parte continentale, ed i Siciliani, così come nel Regno Unito ci sono: Inglesi, gallesi, scozzesi e nordirlandesi. Neanche in quel periodo dal 1816 al 1861 sono esistiti i duosiciliani. Qualsiasi documento storico dell’epoca riporta come nomi di nazionalità Napolitani e Siciliani. Lo stesso per i secoli precedenti. I duosiciliani non sono mai esistiti!
Negli ultimi anni del XX secolo un anonimo borbonico ha coniato il neologismo duosiciliani per indicare gli abitanti dell’ex Regno delle Due Sicilie. Questo neologismo però non è mai stato accettato dai siciliani, anche da quelli borbonici e neoborbonici, che si ritengono solo ed esclusivamente siciliani. Al contrario è usato da alcuni meridionali della Napolitania. Questa categoria di persone sono in maggioranza nostalgici e fautori della restaurazione borbonica.
Vedere alcune persone che dovrebbero definirsi Napolitani continuare a definirsi duosiciliani pur conoscendo la vera storia mi fa nascere il dubbio che si vergognino di definirsi Napolitani e che siano ancora mentalmente colonizzati. Qualora la mia ipotesi dovesse essere giusta queste persone definendosi con un identità inventata fanno il gioco degli invasori che sin dal 1860 avevano programmato che dovevamo vergognarsi della nostra identità e per ottenere lo scopo da allora fanno un incessante propaganda contro Napoli, punto d’aggregazione nazionale, per far perdere l’orgoglio della vera appartenenza nazionale ovvero quella Napolitana. Nel caso avessi ragione definirsi duosiciliano gioca a favore di coloro che vogliono mantenere Napolitania e Sicilia ancora colonie dell’Italia.
E’ auspicabile per ottenere l’indipendenza che la maggioranza assoluta degli abitanti della Napolitania riprenda a definirsi con orgoglio: Napolitani.